Un somaro che s’incoronò Re
Si sgretola la coscienza al buio
d’una notte buia in un cuore arso,
senza il calore d’una vera donna,
senza fiamma nell’anima.
Sei solo amico mio,
e non cercare dio
non c’e’ un dio per te.
Dio sa anche scrivere nel vento!
T’aizzano quei falchi
e tu neanche intendi.
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Messi poi in bella vista a denigrare.
Comunque me stesso l’ho trovato:
nella fragilità insita in ogni uomo,
nella certezza di persone buone,
nella certezza d’essere ancor amato.
Nel voler scriver belle poesie
per i bravi poeti che mi seguono,
per me e per mia moglie,
a color che denigran e son somari
lascio un abecedario!
Mentre mi ritrovo ancor
sotto le calde coperte e l’amore
di mia moglie mi ristora
fuori c’è vento che spoglia gli alberi.
Apre le porte il giorno
ad un fantasmagorico scenario
di bellezza: accarezza l’alba il mondo
con i suoi colori accesi.
E lentamente s’accheta l’anima
dopo che le ombre sfuman nella luce.
E nell’oblio cadono quei brutti
pensieri di rancore.
02-12-2019
Giorgio Bisignano
( Foto web)
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