NUVOLE
Spumose, bianche nuvole, che ora sul mio cielo state,
in un volteggio senza posa chissà quanti altri cieli, vagando, attraversate.
Tracciate vie, una rotta, sospinte, come al vento vele,
disseminando a ciuffi batuffoli ovattati, lasciando cirri dal rosato al miele.
Vi guardo io, rapita, cercando tra i ricami ed i merletti
le forme che assumete, ogni mutar dei tanti vostri aspetti.
Non so se sarà lieve su di me,
se poi sarà tangibile, il segno del passaggio
se tra le strie velate, nunzie mi recate l'arcano di un messaggio,
se della fantasia e l'immaginario sarete l'ali mie
oppur foriere di tempesta saranno queste vostre scie,
so solo che mi basta stare qui incantata, con gli occhi volti al cielo
ed il pensier con voi corre veloce
varcando quei confin setati di cui ora siete velo. AC
(da Sogno d'Infinito)
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