Dove vanno gli amori perduti
Muoiono come fiori d'autunno
senza nutrire la terra.
Si disfanno nelle brume,
perdendo pian piano i contorni,
alcuni seguono una stella errante,
puri improvvisamente sulle bare.
I tarli rodono i cuori e il cielo distante.
I rari ritorni portano ai campi sterili,
dove i fantasmi annientano il grano,
alla cittadella spopolata e muta.
Altri scendono giù per l'esofago,
amari e indigesti, si vomitano,
lasciando tracce giallastre agli angoli,
restano sotto forma della cicuta.
Sopravvivono negli orgasmi
con un viso diverso, nelle parole
già dette, corpi e lingue in eredità,
repliche del numero di un triste mago.
E i poeti, che siano maledetti,
a Laura e alla ballerina di turno
scrivono sempre gli stessi versi,
lasciando fogli ammucchiati nei canti,
dove gli amori si sono macerati e persi.
senza nutrire la terra.
Si disfanno nelle brume,
perdendo pian piano i contorni,
alcuni seguono una stella errante,
puri improvvisamente sulle bare.
I tarli rodono i cuori e il cielo distante.
I rari ritorni portano ai campi sterili,
dove i fantasmi annientano il grano,
alla cittadella spopolata e muta.
Altri scendono giù per l'esofago,
amari e indigesti, si vomitano,
lasciando tracce giallastre agli angoli,
restano sotto forma della cicuta.
Sopravvivono negli orgasmi
con un viso diverso, nelle parole
già dette, corpi e lingue in eredità,
repliche del numero di un triste mago.
E i poeti, che siano maledetti,
a Laura e alla ballerina di turno
scrivono sempre gli stessi versi,
lasciando fogli ammucchiati nei canti,
dove gli amori si sono macerati e persi.
Mizzelana
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