Prefazione
(cit...) «Morii come minerale e divenni una pianta; morii
come pianta e divenni animale; morii come animale e fui uomo. Perché dovrei
temere? Quando diminuii morendo? E tuttavia, ancora una volta morirò come uomo
per elevarmi con gli angeli benedetti; ma anche lo stato di angelo supererò […]»
JALALU’L-DIN RUM, POETA MISTICO PERSIANO (1207-1273.)
In
natura l’energia non può
essere creata o distrutta, si limita semplicemente ad assumere altre forme. Allora se l’energia della nostra anima non può
essere distrutta, il concetto rinascita riconducibile a diverse filosofie,
potrebbe avere un senso? Può l’anima
tornare e reiterare la propria esistenza fisica, in luoghi ed epoche diversi,
al fine di conseguire livelli di comprensione e consapevolezza sempre più
elevati?Partendo da un'ipotesi così affascinante,
si può analizzare il “viaggio” nei Clangori
di silenzio che Maurizio Albano ha intrapreso alla ricerca della propria
evoluzione, basandolo sui ricordi e le percezioni. << Lo so, bisogna solo
guardare avanti, non distogliere gli occhi dal presente, perché questo è ciò
che si vive, è questa la realtà in cui si è immersi, è questo ciò che è reale!
Ma il ricordo è come un buco, per quanto tu lo possa coprire, sempre buco
resta, e quindi è lì…è coperto, ma non è “riempito”>>.Suddiviso in tre sezioni, giocato in
chiave ossimorica già nel titolo e nella forma di poema moderno, tra poesia in
prosa, ripetizioni di ritmi, metafore e similitudini, il nostro autore si muove
in uno spazio temporale che potremmo definire spazio tempo, in cui non esiste
né passato né futuro ma solo il presente, determinato dagli spostamenti tra
diverse dimensioni. <<Ero sperduto in un cosmo negativo/e il sole di
ghiaccio non poteva tagliare me stesso. /Un tempo indeciso si frappose/fra la
mia pietra e la trappola umana. /Cercava in tutti i modi di togliere ossigeno
da quella pietra. /Ma ne ricevetti altro, /in un attimo temporale!/Ero vivo.
Sono vivo. /In un mondo alieno. >>Clangori di silenzio è una prosa che si
legge come una poesia, tra spazi siderali e figure aliene, sorgere di lune,
angeli dal potere nero e barlumi bianchi di salvezza, dove il filo conduttore è
il mistero grande dell’amore: quello verso l’amata persa, ritrovata e persa
ancora, quello verso le radici, la madre che dona rinascita, il creato,
l’armonia e la musica che sgorgano inconsapevoli tra le dita.Il lettore dovrà immergersi nelle
parole e adeguare il proprio ritmo a quello che Maurizio Albano ha impresso nel
passaggio che si sta affrontando, affidandosi al proprio “custode della porta dell’immaginazione” che, proprio come
suggerito dal nostro poeta/cantore, lo guiderà “
nella ricerca dei tasti giusti, per costruire la musica del possibile. Le note
si diffondono e creano un cerchio sonoro che avvolge i sensibili, portandoli ad
assaporare realtà inaccessibili ai più…”.Nella prima sezione, Preludio
e outro composta di 17 poesie, troviamo lo spazio tempo definito
dell’adolescenza ma che per l’autore rappresenta una sorta di gestazione, dove
l’inizio e la fine creano un cerchio infinito dall’incontro di due sogni-anime
che si ritrovano e si riconoscono. <<…così due sogni in uno stesso istante/si
unirono nel segno del creato/se anche il posto era assai distante/lo spazio in
quel momento, era annullato/e in quello stesso istante, la creatura, /…/si
ritrovò con me su quella vetta. />>La seconda sezione, Disarmonica
sinfonia, è composta di 41 poesie in versi liberi, dove il nostro
affronta il viaggio nella vita, colmo di pericoli, di deviazioni che lo
allontanano e lo distraggono dai ricordi e da ciò che sente di dover cercare
per ritrovare la luce dell’amore. E’ un periodo colmo di dolore, di
cadute rovinose, in cui angeli neri sovrastano l’anima e la condannano alla
pena e al rancore. Non ha una durata definita, a ognuno occorre il proprio
tempo e, forse, nemmeno riuscirà mai a raggiungere l’alba della consapevolezza.
<<L’anima grida basta, /ma è un
grido silenzioso, /che si perde nella distesa sabbiosa/del deserto dei tuoi
ricordi
>> Ma se la consapevolezza rifulgerà << La luce della rinascita diventerà
accecante/e tu tornerai alla vita oggi stesso. /Il colore dei ricordi si
tingerà di vivo, /mentre schiudi il tuo bozzolo per vivere ancora. /…/Una
farfalla nera, non vive solo un giorno/. >>.
Il cerchio si chiude con le 21 opere
che compongono Armonia cosmica. Insieme alla gioia della rinascita e il ritrovamento
dell’amore << Ora sei qui, riprenditi la musica, /canta nella notte che
ormai non fa paura, /la musica dissolve i volti di ghiaccio, /cantiamo ancora
insieme, e insieme voleremo. >>, giunge,
forse non inaspettata, la rivelazione che tutto finirà ancora e, in un tempo
indefinito tra passato e futuro, il presente, in qualche dimensione, sarà
l’evoluzione agognata dell’anima. <<…
Ora e qui. /Il giorno che verrà ci dirà quale presente ci accoglierà./>>.
Clangori di
silenzio è un lavoro dolorosamente introspettivo e, all’apparenza, non
facile per chi non sia portato a credere alla rinascita fisica dell’anima ma,
proprio per questo motivo ne consiglio la lettura, accompagnandola
possibilmente con la musica composta dal Maestro Albano stesso. Sarà sicuramente
un viaggio avventuroso in cui perdersi piacevolmente nei ritmi delle parole, a
volte dissonanti come onde d’urto, a volte melodiose come fruscii d’ali e
arpeggi.
<<Buon viaggio>> nel presente che
verrà.
Bruna
Cicala
info: ass.irumoridellanima@gmail.com
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