Adesso che il vento dorme
s’ode l’eco balzare tra massi
fiori secchi in terre brulle,
s’ode l’eco balzare tra massi
fiori secchi in terre brulle,
adesso geme il silenzio
fisso sul passo dell’eterno strazio
canto che preme e rimane muto.
fisso sul passo dell’eterno strazio
canto che preme e rimane muto.
Urlava oggi fra i tetti
scagliando pugni d’acqua
su occhi occhi privi di cielo,
scagliando pugni d’acqua
su occhi occhi privi di cielo,
urlava destando quei sensi
smorzati,
dal cammino stanco.
smorzati,
dal cammino stanco.
Ora dorme il vento,
sfinito ha sepolto le orme
cedendo il passo al silenzio
di una notte di freddo torpore.
sfinito ha sepolto le orme
cedendo il passo al silenzio
di una notte di freddo torpore.
Vittoria Nenzi @ t.d.r.
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