tra le mani il viso il mento
il profumo di pino bruciato
e il suo viso incorniciato .
Sale su la forte essenza
sento lieve la sua presenza
che accarezza i miei pensieri
ferma il tempo sembra ieri .
Son passati tanti mesi
passo stanco occhi tesi
sto cercando la luce il faro
col ricordo suo più caro .
La tempesta mi circonda
nell’abisso mi sprofonda
sento caldo l’umore muta
penso spesso alla cicuta .
Passa l’inverno guardo fuori
una voce : “ Tu non muori “
finché ci sarà la primavera
la vita rinasce il cuore spera .
C’è l’amore che mi porta
il mio cesto apro la porta
vado su i monti a cercare
l’altra madre e a sognare .
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