TRA LE SETTE E LE OTTO
Cerco la pace
in questo brusio di voci
imploranti e ciarliere
in questo brusio di voci
imploranti e ciarliere
confondono
sapori e profumi
sapori e profumi
non bastano le stelle
dell'orsa maggiore in questa "volta"
per spogliare
i sette veli delle vestali
dell'orsa maggiore in questa "volta"
per spogliare
i sette veli delle vestali
e i vizzi non finiscono nei sette capitali
c'è notte bianca
in cielo
e quelle luci sono occhi "sbarrati"
in cielo
e quelle luci sono occhi "sbarrati"
quante menti perse nei pensieri
cammino
su lastricati sottili
il ghiaccio
prende dentro e il freddo
su lastricati sottili
il ghiaccio
prende dentro e il freddo
umile e prepotente compagno
si espande sulla pelle
si espande sulla pelle
la rosa di maggio
abbandona il coraggio
piegando il capo
al bianco candore
abbandona il coraggio
piegando il capo
al bianco candore
il campanile rintocca le sue ore
l'inverno è qui ma poi ci sarà primavera
di nuovo inverno e nuova primavera
poi inverno
poi primavera
di nuovo inverno e nuova primavera
poi inverno
poi primavera
questo per sempre, sembra non finire mai
che ora è adesso
sono le otto sembra l'infinito.
sono le otto sembra l'infinito.
©luciano zampini/registrata
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