Eterna vittima
Di insaziabili sanguisughe
Che proliferano come massa di spighe
Ed han lingue taglienti come fosser lima
Di insaziabili sanguisughe
Che proliferano come massa di spighe
Ed han lingue taglienti come fosser lima
Godono nel veder i miei passi lenti
Ridono del bastone cui mi appoggio
E dei miei passi dolenti
La mia debolezza è l'unico lor coraggio
Ridono del bastone cui mi appoggio
E dei miei passi dolenti
La mia debolezza è l'unico lor coraggio
Ma non capiscono che non è debolezza il non reagire
Ma impedire la gioia del lor falso vivere
E certamente più di loro è il mio bastone
A donarmi infinita emozione
Ma impedire la gioia del lor falso vivere
E certamente più di loro è il mio bastone
A donarmi infinita emozione
E continuo ad esser indifferente
Ad ogni maldicente
Ed ad essere me stesso con insistenza
Ed infinita coerenza
Ad ogni maldicente
Ed ad essere me stesso con insistenza
Ed infinita coerenza
E vedo cicatrici ed orribili rughe
Ora sui visi delle eterne sanguisughe
Che ora sono al suole rase
E non riescono a dir frase
Ora sui visi delle eterne sanguisughe
Che ora sono al suole rase
E non riescono a dir frase
Rimaste vittime di se stesse
E della loro ingordigia e malignità
Affogano dalle lor stesse costruite fosse
E della loro illusoria unicità
E della loro ingordigia e malignità
Affogano dalle lor stesse costruite fosse
E della loro illusoria unicità
E rimangono del lor stesso sangue prive
Riempiendo lor sacchi delle famose pive
Ed il sorriso mi nasce spontaneo
Irrefrenabile ed istantaneo
Riempiendo lor sacchi delle famose pive
Ed il sorriso mi nasce spontaneo
Irrefrenabile ed istantaneo
Meglio esser in si stato vittime
E mai tal sanguisughe
Ed andiamo a testa alta avanti
Con i presenti e gli istanti!
E mai tal sanguisughe
Ed andiamo a testa alta avanti
Con i presenti e gli istanti!
Si fa riserva di ogni uso o utilizzo @copyright di Michele Melillo (in arte Escluso Mortimer)
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