Ancora stupefatto
mi lascio andar
e mi abbandono.
Quel dir prestato
da faziosi sussurri
non è meritevole
di perdono.
Tu affermi,
all'apparir impavida e sicura,
certa del tuo asserire,
un palese e disorientato pensiero,
nato già abortito nel finire.
No, non avrò rancore,
non con te,
ma col mio io,
con egli non avrò clemenza
e calero' la scure
come un ira di Dio!
mi lascio andar
e mi abbandono.
Quel dir prestato
da faziosi sussurri
non è meritevole
di perdono.
Tu affermi,
all'apparir impavida e sicura,
certa del tuo asserire,
un palese e disorientato pensiero,
nato già abortito nel finire.
No, non avrò rancore,
non con te,
ma col mio io,
con egli non avrò clemenza
e calero' la scure
come un ira di Dio!
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento