Stanotte
ho teso l'orecchio al tuo cuore,
mi
parlava mentre dormivi.
E
nel silenzio
il
tuo volto assonnato
mi
ha spinto a dare uno sguardo
alle
ruote dentate del tempo.
Ho
rivisitato la tua vita e la mia, che
in
qualche parte,
si
lacera sempre.
Ecco
perché
dentro
la sofferenza,
posso
capirti più degli altri,
in
un sovrappiù di morte.
Ho
visto andare a pezzi il tuo sogno
e
le schegge frantumate,
fuggite,
hanno
raggiunto il cielo
e
sono brillate.
Ho
ascoltato ancora il cuore
e
questa volta
mi
ha parlato della gioia non conosciuta.
Ho
visto anche lei,
era
timida, spaventata
e
aspettava fuori.
Sono
qui, solo da mille anni,
su
un treno che non ferma
e
aspetto che tu ti svegli.
Motivazione:
Un
uomo nel silenzio ascolta la vita,
stralci
di storie tracciate nell’anima,
sensibilità
conclamata e muta sofferenza
in
un testo dove le parole si fanno immagine
nell’attesa
quasi rassegnata di uno sguardo verso l’incognito,
dove
le domande pazienti attendono il giorno.
Paola
Bosca.
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