Ha un potere la notte
che cancella le impronte
e sperde i fiati.
Come un copricapo
scalda i concetti
e scende a pareggiare gli angoli
fra il nero e l'escluso.
Nessuno ostenta o recita rosari
ma paga nel petto l'immorale
e partorisce neofiti peccati.
La luce è un tratto indistinto
una collana che danza sulle vene.
Io la vedo che combatte con l'ora tarda
e con un amore immortale e infinito.
Matilde Marcuzzo (c)
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