Mi riposo nei ricordi di vecchie case,
del vociare dei bimbi ai bordi delle strade antiche
del mio paese,
del suono degli armenti e dei traini carichi
di voci di gente ancora piegate,
quasi a baciare la terra nera bruciata dal sole
del Tavoliere resa un giardino dalle loro mani.
Odo ancora la radio accesa,unica estranea,
durante gli inverni attorno al fuoco nel braciere
al centro della casa,
e gli adulti a raccontare le storie d'un tempo.
Con gli occhi di bambina vedevo uomini e donne
trasformare ogni loro gesto in opera d’arte
e dalle loro parole apprendevo che una mela
piccola, bucherellata, ha un valore immenso
nel profumo della sua polpa,
e che ogni cosa va vista nella profondità,
proprio come il solco da poco arato visto dello zappatore.
del vociare dei bimbi ai bordi delle strade antiche
del mio paese,
del suono degli armenti e dei traini carichi
di voci di gente ancora piegate,
quasi a baciare la terra nera bruciata dal sole
del Tavoliere resa un giardino dalle loro mani.
Odo ancora la radio accesa,unica estranea,
durante gli inverni attorno al fuoco nel braciere
al centro della casa,
e gli adulti a raccontare le storie d'un tempo.
Con gli occhi di bambina vedevo uomini e donne
trasformare ogni loro gesto in opera d’arte
e dalle loro parole apprendevo che una mela
piccola, bucherellata, ha un valore immenso
nel profumo della sua polpa,
e che ogni cosa va vista nella profondità,
proprio come il solco da poco arato visto dello zappatore.
Anna Maria Lombardi
2.11.2013 © diritti riservati su tutto il testo
Poesia inedita
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