La notte
è abbastanza solitaria
per sgrovigliare memorie,
per sedersi
alla finestra del cuore
ed osservare le anime inquiete,
per sentire la luce calda
che con il suo tocco
sfiora l'anima,
vago nei miei sogni
alla ricerca di quell'immagine
di me incantata
difronte alla vita,
del viale che un giorno,
inavvertitamente
interruppe il mio cammino,
tra il cielo e il mare
dove il mio sguardo
si perse.
è abbastanza solitaria
per sgrovigliare memorie,
per sedersi
alla finestra del cuore
ed osservare le anime inquiete,
per sentire la luce calda
che con il suo tocco
sfiora l'anima,
vago nei miei sogni
alla ricerca di quell'immagine
di me incantata
difronte alla vita,
del viale che un giorno,
inavvertitamente
interruppe il mio cammino,
tra il cielo e il mare
dove il mio sguardo
si perse.
© Vincenza Iacuzzo
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