Erano scomodi i mie sogni
calzavano scarpe stringate sino alle caviglie
mia madre scuoteva il capo
e mio padre li ammoniva con occhi austeri.
calzavano scarpe stringate sino alle caviglie
mia madre scuoteva il capo
e mio padre li ammoniva con occhi austeri.
Erano strampalati i miei sogni
di giorno raccoglievano lo sguardo del cielo
al buio recitavano dieci Ave Marie
e poi correre a perdifiato con il vento.
di giorno raccoglievano lo sguardo del cielo
al buio recitavano dieci Ave Marie
e poi correre a perdifiato con il vento.
Erano banali i miei sogni
ammalati d'abbracci e fantasie
tingevano storie d'amore
e morivano in notti senza fine.
ammalati d'abbracci e fantasie
tingevano storie d'amore
e morivano in notti senza fine.
Ora non vivono più dentro me
accovacciati sopra i tetti
sbirciano giovani prede da vivere
hanno gli stessi ruvidi lacci che stringevano le mie illusioni.
accovacciati sopra i tetti
sbirciano giovani prede da vivere
hanno gli stessi ruvidi lacci che stringevano le mie illusioni.
Ho un altro sogno da scalare su una cupola d'argento.
© Paola Bosca/registrata
© Paola Bosca/registrata
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