Scriverò con versi tristi
dei giorni che abbellisti
di autunno i tuoi capelli
i miei sogni e acquerelli
Avanzava la stagione
di colori ed emozione
di serate e uccelli neri
di tramonti e di pensieri .
Eran le aie pien di tini
di raccolti e contadini
di profumi e di ricordi
dei tuoi baci e di bagordi .
Pigiavamo a piedi nudi
nel fienile tutti ignudi
e l’ardor che c’inondava
di licor e ci ubriacava .
Sentivo il tuo respiro
dentro me e percepivo
l’infinito tra le stelle
al vibrar della tua pelle .
Esplosioni di umori
di gioie e di timori
per un dì che fu poi rio
ed ancor ne pago il fio .
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